Festini e cocaina, a processo un imprenditore a Bologna

Il Giudice Letizio Magliaro ha rinviato a giudizio un imprenditore 47enne coinvolto in un filone secondario dell’inchiesta ‘Villa Inferno’, su presunti festini a base di sesso e cocaina. La prima udienza è stata fissata per il 26 maggio davanti al collegio della prima sezione penale del tribunale di Bologna. L’imputato, difeso dall’avvocato Matteo Murgo, risponde di cessione di cocaina (nell’ipotesi della lieve entità) durante feste, alcune da lui organizzate e di favoreggiamento della prostituzione di alcune donne durante gli eventi nel suo locale, sui colli bolognesi. Secondo l’accusa avrebbe fatto da intermediario tra ospiti delle serate e le donne, prospettando loro vantaggi economici. Il gup ha inoltre inviato per competenza al giudice di pace gli atti su un’ipotesi di minacce ai danni di una testimone, assistita dall’avvocato Barbara Iannuccelli. L’imputato ha anche querelato la donna per calunnia, per le dichiarazioni fatte nel corso di un incidente probatorio. “Il mio assistito – ha detto Murgo – è totalmente estraneo alle accuse e lo dimostreremo nel corso del dibattimento”.