Come deciso dal Consiglio dei Ministri, stop all’obbligo vaccinale contro il Covid per gli operatori sanitari, in anticipo di alcune settimane rispetto alla data prevista del 31 dicembre. In Emilia-Romagna sono 480 le persone che hanno scelto di non vaccinarsi contro il coronavirus, a Bologna, tra Ausl e Policlinico Sant’Orsola, sono quasi un centinaio: da oggi potranno tornare al lavoro in corsia. In regione, intanto, rimane l’obbligo per lavoratori, professionisti, utenti e visitatori, di indossare la mascherina per accedere a ospedali, residenze per anziani e altre strutture sanitarie, come prevede la normativa nazionale. Lo ricorda la Direzione generale dell’assessorato regionale alle Politiche per la salute nella comunicazione che sarà inviata alle aziende sanitarie e agli altri enti e organismi della sanità pubblica e privata dell’Emilia-Romagna. In particolare, nella comunicazione si ricorda che l’obbligatorietà riguarda le strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti. “Condividiamo – sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini – la decisione del Consiglio dei ministri, coerentemente con la richiesta di molte Regioni, fra cui l’Emilia-Romagna, di prorogare l’obbligatorietà dell’uso della mascherina. È una scelta opportuna perché nella lotta alla pandemia siamo sì usciti dalla fase emergenziale, ma il virus circola ancora e quindi è importante continuare a tenere comportamenti prudenti. La mascherina- ricorda Donini- protegge soprattutto i più fragili e i più vulnerabili, come gli anziani e i pazienti ricoverati”.