Il problema della sosta, o meglio della fermata selvaggia delle macchine lungo via de' Carracci, dove c'è l'ingresso della stazione Alta Velocità, è sotto gli occhi di tutti: automobilisti che usano impropriamente la corsia più a destra, fermandosi per aspettare qualcuno che arriva in treno o per accompagnare chi deve partire. Fermate di pochi minuti, che però intasano la strada, soprattutto nelle ore di punta. Da oggi, dopo anni in cui evidentemente cartelli di divieto e controlli della polizia locale non sono bastati a contrastare questo fenomeno, il Comune di Bologna passa a una soluzione più drastica, installando elementi dissuasori tipo New Jersey -spiega la stessa amministrazione- per impedire fermate e soste non autorizzate nel tratto di via de' Carracci tra via Fioravanti e via Matteotti, a protezione della corsia di ingresso alla stazione dell'Alta Velocità. E' sempre il comune a ricordare che, per la discesa e la salita dei passeggeri, è possibile usufruire dello spazio sotterraneo Kiss&Ride, appositamente predisposto per la sosta breve degli autoveicoli e gratuito fino a 15 minuti di utilizzo, con esclusione dei mezzi alimentati a Gpl. Il servizio è attivo dalle 5.30 alle 23 con accesso da via Svampa e dal nuovo sottopasso Ernesto Maserati e uscita su via Serlio.
'L'installazione dei New Jersey ha l'obiettivo di far comprendere ai cittadini l'utilizzo corretto di un'infrastruttura per l'accessibilità alla stazione dell'Alta Velocità che oggi è pienamente funzionante' spiega l'assessora alla Nuova mobilità Valentina Orioli, sottolineando che in questo modo si cerca di rendere più vivibile lo spazio in via Carracci che viene utilizzato impropriamente nonostante i controlli. A favore di questa soluzione anche la presidente del Quartiere Navile Federica Mazzoni, per la quale il fenomeno della sosta selvaggia è un problema sentito dai cittadini: 'Oggi si concretizza una risposta capace di limitare questa sosta irregolare -ha detto- e di mettere in protezione pedoni e ciclisti'.
Un fenomeno analogo si registra da tempo anche all'aeroporto, con la rotatoria spesso intasata dalle auto degli accompagnatori di chi atterra al Marconi, che si fermano lì anziché utilizzare il parcheggio, anche qui gratuito, della wait zone.