Arresto convalidato e custodia cautelare in carcere: è questa la decsione del giudice per il 39enne che sabato pomeriggio in via Azzurra, a Bologna, ha investito e ucciso la Luisa Giovannini, pensionata di 91 anni che stava attraversando la strada. E' accusato di omicidio stradale, non aggravato dalla guida in stato di ebbrezza perché è risultato negativo l’alcoltest che gli è stato fatto subito dopo l'incidente. L'uomo dunque non era ubriaco, ma aveva addosso 20 grammi di cocaina e un po' di hascisc (oltre a due coltelli e un manganello), ma bisognerà aspettare ancora qualche giorno per avere gli esiti degli esami tossicologici e sapere se guidava sotto l'effetto di stupefacenti. Di certo, si era messo al volante dell'auto -la VW Polo nera di un amico- nonostante la patente revocata.

A quanto risulta, sabato percorreva via Azzurra in direzione di via Mazzini,  avrebbe sbandato per poi finire addosso a una Yaris rossa che proceceva in direzione di via Massarenti. La Polo si è ribaltata, finendo addosso all'anziana che era sul marciapiede, con il suo carrellino per trasportare la spesa che aveva appena fatto. Il difensore del 39enne, dopo la decisione sulla custodia cautelare, ha chiesto un rinvio e il giudice ha aggiornato l'udienza al 7 dicembre.

Sempre in via Azzurra, solo pochi giorni fa era stato investito un ragazzino di 13 anni: a urtarlo era stata un’auto guidata da un 75enne che gli aveva provocato varie ferite, per fortuna non gravi. Era andata peggio a Margherita, una bambina di 10 anni che, a maggio 2021, era stata travolta sempre in via Azzurra mentre era sull'attraversamento ciclopedonale. La piccola era rimasta per mesi in ospedale e si è ripresa solo dopo una lunga riabilitazione. Per dire "basta morti in strada,  le associazioni Salvaiciclisti e Bologna30 hanno organizzato una assemblea pubblica mercoledì pomeriggio proprio in via Azzurra, per discutere su quali azioni si possano mettere in campo per avere una città sicura, in cui nessuno debba aver paura di camminare o pedalare per strada.