Firmata l’ordinanza che posticipa, a Bologna, al 2 novembre l’accensione dei termosifoni, inizialmente, prevista per il 22 ottobre. Le calde temperature di questo periodo, la famosa “ottobrata”, ha fatto propendere per uno slittamento. L’ordinanza non si applica per gli edifici adibiti a ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili ivi compresi quelli adibiti a ricovero o cura di minori o anziani, nonché alle strutture protette per l’assistenza ed il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali pubblici; per le sedi delle rappresentanze diplomatiche e di organizzazioni internazionali, che non siano ubicate in stabili condominiali; per gli edifici adibiti a scuole materne e asili nido; per gli edifici adibiti a piscine, saune e assimilabili; per gli edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali e assimilabili, nei casi in cui ostino esigenze tecnologiche o di produzione.

Il Comune di Bologna ha dato il via libera all’accensione facoltativa degli impianti fino al 26 aprile