La bici era sul ciglio della strada, mentre poco lontano, nel fossato e seminascosto dalla vegetazione, c'era il cadavere del povero ciclista, probabilmente rimasto lì per 8 giorni prima che qualcuno lo recuperasse. E' stato trovato questa mattina, in una zona di campagna fra San Giovanni in Persiceto e San Matteo della Decima, il corpo oramai senza vita di Andrea Fregni, pensionato 69enne di origine marchigiana e residente a Sant'Agata Bolognese di cui era stata denunciata la scomparsa martedì 4 ottobre dalla sorella. L'uomo è stato quasi certamente investito da un'automobilista 'pirata' mentre era in sella alla propria bici, all'incrocio fra via Cento e via Levratica. Questa almeno è l'ipotesi prevalente dei carabinieri, che indagano con l'ipotesi di reato di omicidio stradale. E' verosimile dunque che sul posto gli investigatori abbiano trovato tracce che portano a questa ricostruzione. Chi lo ha travolto se ne è poi andato senza prestare soccorso e senza dare l'allarme, tanto che il corpo è rimasto lì per diversi giorni: probabilmente dallo scorso 30 settembre, quando Fregni era stato visto l'ultima volta, in via Crevalcore a San Giovanni. Quel venerdì forse era andato a fare un po' di spesa, come testimonia la borsa legata alla bici, quando c'è stato l'incidente. Per giorni nessuno si è accorto di nulla, ma la sorella dalle Marche aveva denunciato la scomparsa del 69enne, la cui foto era stata anche diffusa in gruppi social della zona. Solo questa mattina alcuni passanti hanno notato la bicicletta a terra sul lato della strada e hanno avvertito i carabinieri, che hanno poi ritrovato il corpo nel fossato. Gli stessi militari della compagnia di San Giovanni in Persiceto hanno avviato le indagini per identificare il 'pirata' che, se identificato, risponderà appunto di omicidio stradale. Non è escluso che, se dopo l'incidente fosse stata chiamata un'ambulanza, Andrea Fregni si sarebbe potuto salvare.