Il ministero per la transizione ecologica ha adottato una nuova misura e per mitigare gli effetti del rincaro del gas prevede per Bologna e buona parte dell’Emilia-Romagna, inserita nella zona E, 13 ore giornaliere di accensione degli impianti di riscaldamento. Fa eccezione l’area appenninica da Piacenza a Bologna che rientra nella zona f e che non avrà alcuna limitazione. Il provvedimento sarà valido a partire dal 22 ottobre e fino al 7 aprile. La temperatura non dovrà superare i 19 gradi, ma è consentito uno sforamento di 2. Non è noto chi dovrebbe essere incaricato per verificare il rispetto della misura. Si accende il riscaldamento e si spegne la luce: ad Ozzano, il sindaco Luca Lelli, da mercoledì 5 ottobre l’illuminazione pubblica sarà accesa a lampioni alternati. “Dalla mezzanotte fino alle 6.00 del mattino resterà completamente spenta ad accezione degli attraversamenti pedonali illuminati e del parco della Resistenza in Capoluogo, dove l’illuminazione verrà spenta all’una di notte per consentirne l’attraversamento anche agli ultimi fruitori della linea notturna del 19 che arriva fino a Tolara. Nelle zone industriali lo spegnimento delle luci avverrà alle ore 20.00 con riaccensione, anche qui, dalle 6.00 del mattino”, scrive in un post Luca Lelli

Il Comune di Bologna ha dato il via libera all’accensione facoltativa degli impianti fino al 26 aprile