"Lui mi vuole ammazzare, aiutatemi": è il grido di aiuto arrivato ai carabinieri da una donna di 39 anni, di origine romena, che vive a San Pietro in Casale, vittima di maltrattamenti, minacce e percosse da parte dell'ex compagno, andate avanti per ben 10 anni, da quando lei decise di interrompere la relazione. Lui, un italiano di 52 anni, è stato arrestato dai carabinieri, in esecuzione di una misura cautelare in carcere chiesta dalla Procura e accolta dal Gip del Tribunale di Bologna. L'uomo, a quanto pare, non ha mai accettato la fine della storia con la donna che, nel 2012, lo aveva lasciato anche per la sua indole violenta: secondo quanto ricostruiscono gli investigatori,  qualche anno prima l'aveva picchiata fino a procurarle la rottura di un arto e 90 giorni di ospedale. Lei lo aveva denunciato, ma lui con il tempo è diventato sempre più aggressivo e pericoloso, nonostante un divieto di avvicinamento che ha più volte violato. Di recente, è tornato a mettere le mani addosso alla ex anche davanti al loro figlio minorenne. Lo ha fatto lo scorso 24 luglio, quando lei aveva accompagnato il ragazzo a casa del padre, per una delle visite periodiche. L'uomo l'ha presa a pugni e colpita al collo con un oggetto metallico , facendole perdere i sensi. Era stato lo stesso figlio, in quella occasione, a chiamare un ambulanza per soccorrere la madre, che era stata portata in ospedale e poi dimessa con 7 giorni di prognosi.

Dell'episodio erano stato informati ancora una volta i carabinieri che quel giorno, in una perquisizione domiciliare, avevano sequestrato al 52enne un machete, una mazza da baseball, un coltello a serramanico, 14 munizioni calibro 12, oltre a una dose di cocaina e due bilancini di precisione. Tutti questi elementi hanno portato, infine, ad arrestare l'uomo con le accuse di atti persecutori e lesioni personali aggravate.

La vicenda successa a San Pietro in Casale è l'ennesimo caso di stalking di cui i carabinieri si occupano: a Borgo Tossignano, nell'Imolese, è stata eseguita la misura cautelare del divieto di avvicinamento nei confronti di un trentenne albanese, indagato per atti persecutori verso la ex compagna, una 32enne romena. Incapace di rispettare la decisione della compagna che non vuole più stare con lui, dopo una relazione di qualche anno, ha iniziato a tormentarla con pedinamenti, messaggi e telefonate minacciose. La denuncia fatta ai carabinieri ha portato in questo caso a un provvedimento immediato: Il Gip ha emesso per l'uomo un divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima, con l’applicazione del braccialetto 'anti-stalking', che si attiva quando si avvicina alla donna a una distanza di 500 metri.