Tre agenti di polizia penitenziaria sono rimasti feriti in un intervento necessario a domare una protesta di detenuti, scoppiata ieri sera nel carcere bolognese della Dozza. Lo denuncia il sindacato di polizia penitenziaria Sappe, spiegando che un gruppo di detenuti, ubriachi dopo aver consumato alcol ottenuto con la macerazione della frutta, per protesta ha bruciato i materassi all’interno di una cella. Sono state impiegate circa 30 agenti per riportare la calma ed evitare il peggio, ma nella circostanza tre di loro hanno riportato ferite e hanno dovuto fare ricorso a cure mediche in ospedale, con prognosi di 5-6 giorni ciascuno.
Nei giorni scorsi, sempre alla Dozza di Bologna, erano stati trovati altri quattro telefoni cellulari, oltre a quelli rinvenuti nell’ultimo periodo. ‘Auspichiamo che il prossimo governo – affermano Giovanni Battista Durante e Francesco Campobasso, segretario generale aggiunto e segretario nazionale del Sappe- si occupi seriamente delle carceri, iniziando dal ripristino delle regole. Bisogna rivedere la legge sulla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, così come stabilito dalla Corte Costituzionale, chiudere le celle per i detenuti violenti e riorganizzare la sanità penitenziaria.’ Secondo il Sappe, inoltre, è necessario assumere almeno 4000 agenti in più rispetto all’organico previsto e stabilire protocolli operativi per il personale di polizia penitenziaria, con regole di ingaggio chiare.