E' una vicina di casa a raccontare come Alessandra Matteuzzi, la donna di 56 anni uccisa a martellate davanti alla sua abitazione in via dell'Arcoveggio, a Bologna, avesse paura dell'ex compagno. Lui – Giovanni Padovani, 27 anni, di Senigallia, ex modello e ora calciatore in serie D e C – è stato arrestato dalla polizia per omicidio. Lei lo aveva denunciato, lo scorso giugno, perchè nonostante la relazione fosse finita continuava a tormentarla con chiamate, messaggi, appostamenti, ma finora non l'aveva mai picchiata. Ieri sera l'ha aspettata più di due ore sotto casa e quando lei è arrivata, parcheggiando la sua macchina bianca davanti al condominio, prima l'ha avvicinata per parlare, poi appena lei gli ha detto di andarsene e lasciarla in pace l'ha aggredita: botte e poi martellate, nel cortile e fin sotto il portco del palazzo, dove l'ha colpita fino a ucciderla. Alessandra, 56 anni, un buon lavoro nel settore della moda, è deceduta durante il trasporto in ospedale. Fatale è stato una ferita alla testa, che le ha causato un trauma cranico mortale. A bloccare il suo aggressore, che non ha oppostpo resistenza, è stato per primo il figlio di un altro vicino di casa, sceso scalzo quando ha sentito le grida e il trambusto.

A quanto pare, dopo una breve frequentazione, Alessandra aveva interrotto il rapporto con Giovanni e a quel punto lui aveva cominciato a tormentarla, anche con dispetti come staccarle il contatore dell'elettricità, in un'altra occasione si era arrampicato fino al suo balcone al secondo piano. Lei aveva fatto denuncia e chiesto anche aiuto a un vicino.