A poco più di un mese dalle elezioni, la festa dell'Unità al Parco Nord, che comincia la prossima settimana, diventa un caso. "E' una violazione delle regole" attacca il deputato bolognese di Fratelli d'Italia Galeazzo Bignami che nelle settimane scorse ha presentato un esposto in Prefettura, puntando il dito sul fatto che il parco nord è uno spazio pubblico che viene dato in concessione a un partito senza rispettare le regole della campagna elettorale. Da decenni la festa dell'Unità di Bologna si svolge, a fine estate, nella grande area verde alle porte della città, spazio che attualmente è in concessione a BolognaFiere, una società privata a maggioranza di capitale pubblico. "Il parco nord – dice Bignami – non fa parte delle aree individuate dal Comune per la campagna elettorale. Se io volessi organizzare un'iniziativa politica in un'altra area della città al di fuori delle piazze previste, mi verrebbe risposto di no. Il Pd fa una cosa, che, semplicemente, non si può fare". Un altro problema per la festa dell'unità sarà quello del rispetto della par condicio, che impedirà di fare molte delle cose che solitamente animano la kermesse: niente manifesti o bandiere di partito, niente comizi politici. Su questo aspetto è intervenuto il prefetto Attilio Visconti che, in una intervista al Resto del Carlino, ha spiegato che bisogna "rispettare la legge. Il resto è un appello al buon senso e all'etica politica". La Prefettura si occuperà dunque di vigilare che non sia fatta campagna elettorale in contesti impropri. "Non dovranno esserci manifesti e cartelloni o appelli al voto. Si potrà invece parlare d'altro. Gli organizzatori della festa dell'unità insomma – dice il prefetto – possono fare quello che vogliono, tranne campagna elettorale". La festa dell'Unità comincerà il 25 agosto e terminerà una settimana prima delle elezioni. L'allestimento degli spazi è già in pieno svolgimento.