Due agenti della polizia ferroviaria sono stati aggrediti ieri sera, a bordo di un treno, in stazione centrale a Bologna. In base a una prima ricostruzione, sono intervenuti perché, in una carrozza di un regionale ormai a fine corsa e diretto verso il deposito, due giovani di origine straniera di 23 e 26 anni stavano dormendo e non volevano scendere. Reagendo al controllo, uno dei due ha impugnato un coltellino e quando un agente ha tentato di impedirgli di farsi del male è scoppiata, nel vagone, una colluttazione. Un agente, per alcune costole rotte e una ferita alla testa, ha riportato 15 giorni di prognosi, il collega 7. I due giovani sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. “Sembrava un banale intervento si è tramutato ancora una volta in una violenta aggressione a danno di donne e uomini in divisa – ha commentato il segretario provinciale del Siulp, il Sindacato unitario lavoratori di polizia, Amedeo Landino – nell’esprimere la nostra più viva solidarietà ed auguri di pronta guarigione al collega ferito, ribadiamo con forza che la violenza va condannata senza se e senza ma e che dovrebbe essere applicata una sanzione certa e severa quando si aggrediscono uomini e donne in divisa o al servizio dei cittadini. Purtroppo da qualche tempo i treni sono diventati campi di battaglia, ciò è dimostrato dalle continue aggressioni al personale di bordo ed agli stessi poliziotti della Polfer durante gli interventi. Ecco perché, come Siulp, chiediamo con forza più strumenti come giubbetti sottocamicia e il teaser e anche norme adeguate proprio per fare fronte a questa deriva”.

Uno degli agenti feriti