Recentemente i Carabinieri del Nas di Bologna hanno intensificato l’attività di controllo presso gli stabilimenti balneari e le numerose strutture dotate di piscine. In particolare, nel corso di due distinti controlli sono state rilevate gravi anomalie gestionali e non conformità riguardo la presenza di cloro nelle acque di balneazione.
Nel dettaglio, spiegano i Nas, in una piscina del Bolognese i militari hanno riscontrato il non corretto funzionamento dell’impianto di clorazione automatico di una delle due vasche esistenti all’interno della struttura, oltre alla mancata esecuzione dei test rapidi obbligatori di riscontro che devono essere eseguiti ogni 2 ore sulle acque. Dal campionamento effettuato, i carabinieri hanno accertato la presenza di un tasso di cloro libero superiore al livello massimo consentito, appurando quindi la potenziale nocività delle acque e disponendo la chiusura temporanea della struttura fino al ripristino delle condizioni di sicurezza.
In una seconda piscina, sempre nel Bolognese, il personale del Nas ha rilevato il malfunzionamento dell’impianto di clorazione automatico di tutte le vasche presenti. Nei 5 test con prelievo di acqua, effettuati in vari punti, è stata appurata la totale assenza di cloro. Anche in questo caso, in considerazione della potenziale pericolosità, la direzione della struttura è stata diffidata alla prosecuzione della balneazione che è stata subito sospesa.
Gli stessi carabinieri non hanno divulgato i nomi e le ubicazioni delle piscine colpite dal provvedimento di chiusura.
Delle irregolarità emerse in entrambi gli impianti sono stati informati l’Ausl e i rispettivi Comuni d’appartenenza per l’adozione degli opportuni provvedimenti amministrativi.