Dalla riduzione dell'impatto ambientale all'utilizzo di energie rinnovabili e carburanti alternativi, con un occhio anche alla riduzione dell'impatto acustico provocato dai voli. Sono alcuni dei progetti di sostenibilità e innovazione al centro di un piano di collaborazione quinquennale fra l'Alma Mater e l'aeroporto Marconi di Bologna. Si tratta di un accordo quadro, firmato oggi dal rettore dell'Università di Bologna Giovanni Molari e dall'amministratore delegato e direttore generale dello scalo Nazareno Ventola, che vedrà le due realtà collaborare in diverse attività, iniziative e progetti innovativi che avranno come fil rouge il tema della sostenibilità e la riduzione dell'impatto ambientale delle attività aeroportuali. In questo ambito, proseguiranno alcune iniziative di collaborazione già in corso, sul tema del biomonitoraggio della qualità dell'aria attraverso le api, e l'avvio di un gruppo di lavoro tecnico-scientifico sulla realizzazione di una futura fascia boscata a Nord della pista di volo, prevista dai piani di espansione dello scalo. L'accordo prevede anche l'organizzazione di attività didattiche rivolte agli studenti universitari e attività di formazione per i dipendenti dell'aeroporto. "La sinergia che consolidiamo oggi – ha detto il Rettore Giovanni Molari – è molto importante perché verranno realizzati progetti che avranno un forte impatto sul territorio e sulla società." Ventola ha ricordato che il Marconi punta alla decarbonizzazione entro il 2030, in linea con gli impegni presi nell'ambito dell'accordo 'Net Zero 2050' sottoscritto insieme ad altri 200 scali per diventare un aeroporto a impatto zero. "In questo ambito – ha detto – la collaborazione con il prestigioso ateneo della nostra città potrà sicuramente rafforzarci in questo percorso".