Una lite cominciata sui social e degenerata in un tentato omicidio fra ragazzini: è questa la ricostruzione dell'accoltellamento avvenuto ieri pomeriggio nel centro di Monghidoro, dove un ragazzo di 17 anni di origine moldava è stato ferito gravemente da un 15enne tunisino, dopo essere intervenuto in difesa del suo fratello più piccolo, di 12 anni. L'aggressore è stato arrestato dai carabinieri, che lo hanno rintracciato poco lontano e hanno anche recuperato l'arma del delitto: un coltello a serramanico sporco di sangue di cui il giovane si era liberato prima dell’arrivo dei militari. Il ferito, colpito da tre fendenti all’addome, all’inguine e alla schiena, è stato soccorso dal 118 e trasportato d’urgenza in elisoccorso all’Ospedale Maggiore di Bologna, dove è ricoverato in condizioni di media gravità, per fortuna non in pericolo di vita. I carabinieri hanno poi ricostruito il retroscena dell'aggressione, che ha più i contorni di un regolamento di conti che del gesto di una baby gang. I protagonisti vivono tutti a Loiano e si erano dati appuntamento nel centro di Monghidoro, in via Roma poco lontano dalla piazza del municipio, per discutere e chiarire un battibecco scoppiato qualche giorno prima sui social, dove il 15enne tunisino aveva preso di mira il 12enne moldavo. All'incontro il più grande si è presentato con amico (risultato estraneo al tentato omicidio), mentre il più piccolo è arrivato con il fratello 17enne e un altro amico, anche lui minore. Il chiarimento però non c'è stato, anzi: dopo qualche insulto si è passati alle mani e il 15enne ha estratto dalle tasche il coltello, forse inizialmente solo per incutere timore all’avversario. A quel punto il fratello maggiore è intervenuto in difesa del 12enne ed è stato accoltellato. Prima che arrivassero 118 e carabinieri, si è rifugiato all’interno della farmacia del paese dove gli sono stati prestati i primi soccorsi. Il giovane arrestato, che fino a ieri era incensurato, si trova ora detenuto presso il Centro di Giustizia Minorile del Pratello.