Pesce mal conservato: 10 tonnellate sequestrate dal Nas di Bologna

Circa 10 tonnellate di prodotti ittici mal conservati, per un valore di oltre 240mila euro, sono state sequestrate dai carabinieri del Nas di Bologna in sei aziende alimentari emiliano-romagnole. I rispettivi titolari hanno ricevuto sanzioni per 16mila euro ma gli stessi carabinieri -come è frequente in queste indagini- non hanno rivelato nomi e ubicazioni precise delle ditte coinvolte. Il sequestro più consistente riguarda un’azienda del Bolognese, dove sono stati trovati circa 8.000 kg di ritagli di pesce (salmone, crostacei, cefalopodi, anguille, molluschi e rane) sottoposti irregolarmente a svariate operazioni di consecutivi congelamenti e scongelamenti, conservati in stato di congelazione anche per oltre un anno per poi essere destinati, una volta decongelati, alla vendita nella grande distribuzione. In due aziende fra il Ferrarese e il Ravennate i militari del Nas hanno rinvenuto circa 680 kg tra crostacei, cefalopodi, molluschi, anguille, rane scaduti da mesi e sottoposti a congelamento in attesa di una potenziale remissione in commercio. In una gastronomia della provincia di Forlì-Cesena sono stati sequestrati circa 700 kg di preparati realizzati con materia prima ittica congelata e poi scongelata, lavorata e successivamente sottoposta a ricongelamento prima della distribuzione in commercio, senza alcuna valutazione del rischio e senza codificare adeguatamente tale operazione nel manuale di autocontrollo. In un’altra azienda del Ferrarese, infine, specializzata nella lavorazione e confezionamento in vaschette di frutta fresca destinata alla commercializzazione presso la grande distribuzione, i militari hanno sottoposto a sequestro amministrativo 8 tonnellate di fitofarmaci e antiparassitari (valore di oltre 40mila euro) conservati illecitamente in un deposito abusivo.