La polizia postale e delle comunicazioni ha identificato e denunciato una 40enne bolognese che, tramite la propria casella di posta elettronica, aveva più volte minacciatoil Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e il premier Mario Draghi inviando numerosi messaggi ai loro indirizzi e-mail istituzionali.

Nei messaggi la donna offendeva in vario modo Bonaccini, arrivando anche ad augurare la morte dei suoi familiari. Stessa sorte per Draghi apostrofato come mascalzone con l'augurio di “bruciare all’inferno”. Dopo le indagini informatiche per identificare la hater, gli investigatori della Postale di Bologna, in collaborazione con la Digos, sono andati a perquisirla e hanno trovato sullo smartphone della donna la conferma delle mail spedite, insieme ad altra corrispondenza dello stesso tenore  inviata ad varie personalità istituzionali (Giorgia Meloni, Matteo Salvini, e anche il Pontefice) o medici conosciuti al grande pubblico (come Matteo Bassetti) per le loro opinioni espresse in trasmissioni televisive su temi legate al vaccino anticovid. E’ stato ricostruito che la donna era passata nel corso dei mesi da mail nelle quali esprimeva dissenso riguardo le scelte del Governo sui vaccini a toni più pesanti e offensivi, in cui il disaccordo si era trasformato in odio. La quarantenne, finora incensurata, è stata denunciata per i reati di diffamazione aggravata e minacce.

Gli investigatori della polizia postale, guidati dal dirigente Geo Ceccaroli, ricordano che anche nel web gli autori di comportamenti illeciti rispondono sempre delle loro azioni. I cosiddetti 'odiatori', che si lasciano andare a insulti pesanti e, come in questo caso, minacce e diffamazione, sono spesso nascosti tra persone comuni ed insospettabili. Forse inconsapevoli, finchè non si trovano di fronte la polizia, di commettere un reato.