All'Unaway di San Lazzaro, diventato una struttura per accogliere i rifugiati ucraìni, il personale sanitario sta facendo il possibile per aiutare le famiglie fuggite dalla guerra a trovare un po' di serenità. Tra le prime esigenze: ricaricare i telefoni per essere in contatto con amici e parenti rimasti in patria, e una tv per seguire l'andamento della crisi. La struttura ospita già una 40ina di rifugiati, quasi tutti donne e bambini, destinati a diventare 60 nei prossimi giorni. Sono in gran parte donne e bambini e per questi ultimi -viene spiegato- oltre ai beni di prima necessità servono anche libri per imparare l'italiano e indumenti per fare attività sportiva.

Ad aiutare i rifugiati c'è anche la comunità ucraina di Bologna, raggruppata intorno alla chiesa ortodossa di San Michele dei Leprosetti, in Strada Maggiore. Tra i volontari c'è anche Kateryna Husar, che vive in Italia da 20 anni ed è in prima linea per aiutare i suoi connazionali. Nel video anche la sua testimonianza.