<p>Il furto pi&ugrave; violento, divenuto una rapina, era avvenuto a Crespellano: una signora, che era in macchina insieme al coniuge invalido al 100%, era stata avvicinata con la solita scusa della richiesta dell&rsquo;ora. Quando si &egrave; accorta che stava per essere derubata dell&#39;orologio ha tentato di ritrarre il braccio, ma &egrave; stata colpita la testa e strattonata al punto da riportare la frattura dell&#39;arto e di un dito. In quell&#39;occasione gli aggressori sono stati bloccati da agenti della squadra Mobile, che hanno anche recuperato la refurtiva: un Rolex del valore di 110mila euro. La banda era composta da due coniugi di origine romena, accusati di almeno 8 tra furti e rapine di orologi Rolex, in prevalenza ai danni di persone anziane avvicinate con la scusa di chiedere l&#39;ora o con la tecnica del &#39;finto&#39; abbraccio. In tre casi il furto si &egrave; trasformato in rapina (di orologi da 10mila, 15mila e 110mila euro), perch&eacute; le vittime sono state colpite e ferite riportando (come nell&#39;episodio di Crespellano) lesioni guaribili in 20 giorni. Oltre a quella rapina, alla coppia vengono attribuite altre aggressioni analoghe: due a Bologna, tre a Casalecchio di Reno e due a Firenze, avvenute tra febbraio e giugno 2021. Il loro modus operandi era sempre lo stesso: la donna si avvicinava a persone ultraottantenni fingendosi una parente o una conoscente, poi chiedeva l&rsquo;ora per poter vedere l&rsquo;orologio. &nbsp;A quel punto con una scusa abbracciava la vittima e la rapinava, per poi fuggire a bordo di un&rsquo;auto guidata dal complice. Raggiunti da ordinanze di custodia cautelare, l&rsquo;uomo &egrave; stato rinchiuso nel carcere di Rovigo, la donna in quello di Venezia.&nbsp;</p>