Poliziotto aggredito da un detenuto al carcere della Dozza

Morto per Covid agente in servizio al carcere di Bologna
L'agente deceduto aveva solo 54 anni

Non si fermano le aggressioni al personale di polizia penitenziaria. Ieri, nel carcere bolognese della Dozza, un agente è stato picchiato da un detenuto che si rifiutava di rientrare nella stanza detentiva. Dopo averlo spinto con forza, ha fatto cadere a terra il poliziotto che è stato poi portato in ospedale con un trauma alla spalla e una prognosi di 21 giorni. L’episodio è stato reso noto dal sindacato di polizia penitenziaria Sappe e segue un’altra aggressione avvenuta sabato scorso nell casa di reclusione di Castelfranco Emilia (Modena), dove un detenuto ha colpito con un pugno un ispettore capo durante un colloquio. “Ricordiamo – affermano Giovanni Battista Durante e Francesco Campobasso, segretario generale aggiunto e segretario nazionale del Sappe- che ogni anno, nelle carceri italiane, avvengono circa 10.000 episodi di aggressioni, colluttazioni e ferimenti, ad opera di detenuti, sempre più riottosi al rispetto delle regole.” Secondo i due sindacalisti, occorre isolare i detenuti violenti in sezioni ad hoc e la commissione di studio per la riforma del sistema penitenziario voluta dalla Ministra Marta Cartabia non affronta in maniera adeguata questo problema.