La banda di ragazzini, maschi e femmine con età media 15 anni, aveva creato una sorta di “tribunale di strada” che si teneva al capolinea del 27, in Corticella, dove venivano giudicati e puniti i  coetanei che a loro dire avevano fatto qualcosa di sbagliato. Lo hanno scoperto i carabinieri, proseguendo le indagini sugli episodi di bullismo che la scorsa settimana avevano portato a denunciare 5 adolescenti per atti persecutori in concorso ai danni di un 14enne che era stato aggredito e minacciato con un coltello, filmando con lo smartphone la scena, per dargli una lezione dopo che lui aveva parlato male di loro. Il gruppo era in realtà composto da almeno 8 ragazzini: gli investigatori della stazione Corticella hanno infatti identificato e denunciato alla Procura per i Minorenni di Bologna altri tre giovanissimi. Sottoposti a perquisizione domiciliare, sono stati sequestrati alcuni telefonini in loro uso. Secondo quanto è stato ricostruito analizzando i social network e raccogliendo ulteriori testimonianze, la banda composta anche da diverse ragazzine agiva per le strade del quartiere Corticella, prendendo di mira coetanei e imbrattando i muri con una sigla che gli stessi si erano intestata. I carabinieri hanno inoltre individuato un’altra vittima, i cui genitori non hanno ancora formalizzato denuncia. E' un 15enne, che il gruppo aveva preso di mira già dall’autunno scorso con minacce e aggressioni fisiche, all’uscita da scuola e sotto casa. Le indagini per far piena luce sulla vicenda, coordinate sempre dalla Procura presso il Tribunale per i minorenni di Bologna, sono ancora in corso.