Alla scuola ha presentato una mail di convocazione per un periodo di supplenza breve, ma quella convocazione non l’aveva mai ricevuta. Un espediente -avrebbe poi detto la professoressa 50enne- per poter tornare a insegnare dove si era trovata bene, ma che alla fine le costerà una denuncia per tentata truffa aggravata. E’ una vicenda dai contorni amari quella avvenuta nei giorni scorsi all’istituto Mattei di San Lazzaro. La donna di fatto ha ingannato la scuola, riuscendo per qualche giorno a insegnare come se fosse stata davvero convocata. Ma in breve la verità è venuta a galla e il dirigente scolastico non ha potuto fare altro che avvertire i carabinieri. ‘Questa insegnante ha compiuto un gesto improvvido’ -dice a E’tv il preside del Mattei, per il quale però il problema è a monte, nel sistema delle graduatorie che non è più al passo con questo mondo del lavoro.