Condannato per appropriazione indebita, per avere intascato’ oltre tre milioni di euro di ignari clienti che si rivolgevano a lui per pagare le tasse pensando che fosse un commercialista, ora viveva in uno stato di indigenza ed era riuscito anche ad ottenere il reddito di cittadinanza. Sussidio che a questo punto gli verrà probabilmente tolto visto che l’uomo -un professionista bolognese che oggi ha 70 anni- è stato arrestato dalla polizia perchè le condanne a suo carico sono diventate definitive. Deve scontare 4 anni e 10 mesi, cumulo di pene per reati finanziari commessi fino al 2014, quando venne smascherato con una indagine della guardia di finanza, partita dopo le denunce degli stessi suoi clienti -una trentina fra commercianti e piccoli imprenditori- che si erano fidati di lui affidandogli i soldi per pagare le tasse. Denaro che invece l’uomo, un ragioniere che si spacciava per commercialista con tanto di studio in centro a Bologna, non versava al fisco ma teneva per sè. Quando i malcapitati hanno cominciato a ricevere le cartelle esattoriali, con l’obbligo di pagare all’agenzia delle entrate anche 200mila euro, l’inganno venne scoperto. Dopo una prima condanna con patteggiamento, ora il truffatore era a piede libero e praticamente nullatenente, al punto che risultava alloggiare in una struttura assistenziale in zona Porta Mascarella. E’ lì che la squadra mobile ieri lo ha trovato e arrestato dopo che a fine ottobre le condanne per le varie denunce via via ricevute negli anni sono diventate definitive. Ora l’uomo, ormai 70enne, è finito in carcere. La polizia ha avviato intanto accertamenti per verificare la regolarità delle pratiche con cui, nonostante i precedenti, aveva ottenuto il reddito di cittadinanza.