Droga e risse nel carcere della Dozza, i sindacati lanciano ennesimo allarme

Una violenta rissa fra detenuti, un panetto di hascisc probabilmente destinato a uno dei reclusi e trovato dalla polizia penitenziaria. Sono i due episodi avvenuti nelle ultime ore nel carcere bolognese della Dozza e denunciati dai sindacati Fp-Cgil e Sappe. La rissa è scoppiata ieri pomeriggio nella sezione A del primo piano giudiziario, forse a causa dello stato di ebbrezza di alcuni dei detenuti secondo quanto riferisce una nota della Fp-Cgil. Due dei litiganti hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso, mentre nessuno degli agenti intervenuti ha riportato conseguenze. Il sindacato parla di ‘situazione insostenibile’ e lancia ancora una volta l’allarme sulle condizioni di lavoro in cui il personale è costretto ad operare, evidenziando che allo stato attuale sono presenti nel carcere 773 detenuti a fronte di una capienza di circa 460. Ai problemi di affollamento si aggiunge un nuovo ritrovamento di droga fra le mura della Dozza. Il sindacato di polizia penitenziaria Sappe spiega che questa mattina, durante un controllo, gli agenti hanno rinvenuto all’interno del muro di cinta un involucro contenente una sostanza che poi è risultata essere hascisc, per circa 50 grammi. Lo stupefacente era stato probabilmente lanciato dall’esterno, per essere successivamente recuperato da qualche detenuto. Il sindacato accusa l’Amministrazione penitenziaria di non avere predisposto le iniziative per estendere i reparti di unità cinofile alle carceri di tutte le regioni, considerato che attualmente sono presenti solo in alcune.