Nei giorni scorsi è stata depositata la perizia psichiatrica, richiesta dal pm della Procura dei minori Simone Purgato, che ha accertato quanto il giovane, ora in carcere al Pratello per la morte di Chiara Gualzetti, fosse capace di intendere e di volere quando ha ucciso la studentessa di 15 anni lo scorso 27 giugno nel parco dell’Abbazia di Monteveglio, in Valsamoggia. Le ore dopo il delitto, sentito dai Carabinieri, il ragazzo disse di avere agito perché sentiva delle voci o perché spinto da forze demoniache. Secondo lo psichiatra Mario Vittorangeli, che ha incontrato il giovane anche in carcere, era capace – come detto – di intendere e di volere. “Anche se a livello legale è un’ottima notizia – ha commentato sui social Vincenzo Gualzetti, papà di Chiara – resta una notizia che spezza il cuore…lo ha fatto in piena coscienza”.