Oggi a Mansura era prevista la seconda udienza del processo che vede imputato Patrick Zaki, lo studente dell’Università di Bologna detenuto in Egitto ormai da 20 mesi. Tra le accuse che gli vengono contestate ci sono anche quelle di propaganda sovversiva e terroristica: crimini che, secondo Amnesty International, gli fanno rischiare dai 25 anni di carcere all’ergastolo. Il giudice ha impiegato circa un’ora e un quarto per decidere il rinvio al 7 dicembre. “Un rinvio abnormemente lungo – ha commentato Riccardo Noury, presidente di Amnesty International in Italia – che sa di punizione. Abbiamo del tempo davanti per fare qualcosa di importante, di efficace nelle relazioni tra Italia ed Egitto. La richiesta che facciamo è che la diplomazia italiana utilizzi questo tempo nel migliore dei modi”.