Anche il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e l’ex premier Romano Prodi nel mirino delle chat Telegram No Vax. “Anche il mio nome, con tanto di indirizzo di casa e recapito telefonico, è tra quelli diffusi nella chat dei No Vax che su Telegram invitano alla ribellione contro la ‘dittatura sanitaria’ e la ‘dittatura Covid'”, scrive lo stesso Bonaccini sui social. “Straparlano di libertà ma vogliono intimidire, esponendo a rischi non solo me ed altri, ma anche i famigliari. Aggressioni verbali e, come purtroppo abbiamo visto anche negli ultimi giorni, anche fisiche. Episodi gravissimi e inaccettabili. Ho già segnalato il fatto alle autorità competenti perché si è superata la soglia della legalità. Personalmente non mi lascio intimidire. Questi attacchi non fanno altro che stimolarmi nel mio lavoro per portare fuori dalla pandemia la nostra comunità”, conclude Bonaccini.