Ha 19 anni Alessandro Leon Asoli, il ragazzo che nella serata di ieri in via della Costituzione a Ceretolo, frazione di Casalecchio, ha avvelenato il patrigno e la madre, mettendo veleno nella cena che lui stesso ha preparato: un piatto di pennette al salmone. L’uomo, Loreno Grimandi, di 57 anni, è morto, mentre la mamma 56enne è finita all’ospedale in gravi condizioni.

Il Video di E’tv sul luogo del delitto

Il 19enne, in cura per problemi psichiatrici, è ora in stato di fermo disposto dalla Procura per l’omicidio del patrigno e il tentato omicidio della madre, rimasta intossicata. “Ci ha avvelenati, ha ucciso il mio compagno”: sono le prime parole rivolte ai carabinieri dalla donna. Il compagno aveva ha mangiato l’intero piatto di penne, mentre la madre non lo ha finito. L’uomo è stato trovato dai soccorritori agonizzante sul divano ed è deceduto poco dopo. La compagna è ricoverata all’ospedale Maggiore, in rianimazione, ma non in pericolo di vita. L’allarme è stato dato da una vicina, che aveva sentito grida di aiuto e trambusto provenire dall’appartamento. Qui il suo racconto: https://bit.ly/3soGJte Il marito della stessa vicina ha bussato più volte alla porta per farsi aprire e a quel punto, forse immaginando che sarebbero arrivate le forze dell’ordine, il ragazzo è scappato da un altro accesso della casa, che è su due piani. E’ stato visto fuggire a piedi nudi e con le scarpe in mano, ma dopo un’ora i carabinieri lo hanno rintracciato a casa della notta materna. Nella fuga ha tentato di disfarsi del telefonino, messo in ‘modalità aereo’ per non essere rintracciato, ma l’apparecchio è stato recuperato. 

   Durante la notte, il 19enne è stato interrogato dal Pm Rossella Poggioli, che coordina le indagini. A quanto risulta non ha reso una vera confessione, apparendo confuso e agitato anche di fronte ai militari. Sono poi emerse alcune problematiche di salute del giovane, da qualche tempo in cura da uno psichiatra anche in seguito a un tentativo di suicidio. Il capitano Riccardo Angeletti, vicecomandante della compagnia carabinieri di Borgo Panigale, ha spiegato che nell’appartamento, dove Leon aveva una stanza al piano superiore, sono state trovate “ingenti quantità di sostanze tossiche, per le quali sono ancora in corso analisi”. Qui le parole dell’investigatore: https://bit.ly/3e6QmaR A quanto risulta, accertamenti saranno fatti anche sul liquido trovato in un bicchiere in cucina. Un’ipotesi è che si possa trattare di nitrato di sodio e altri composti chimici, forse acquistati online. 

Quando il compagno si è sentito male sul divano di casa, la donna avrebbe intuito subito il motivo, accusando il figlio di averli avvelenati. Anche lei stava male, ma con le sue grida è riuscita a chiedere aiuto a una vicina che ha poi dato l’allarme. “Lei urlava e chiamava aiuto – racconta Rita, che abita sullo stesso pianerottolo – gridando di chiamare i carabinieri. Noi l’abbiamo fatto subito, ma non pensavamo una cosa così grave.”  Il 19enne, diplomato al liceo linguistico Laura Bassi di Bologna, viene descritto dai condomini del palazzo, in una zona residenziale nella frazione di Ceretolo come “educatissimo e gentile”. “Sei fortunata ad avere un figlio così” è la frase che un altro vicino di casa, Francesco, ricorda con i cronisti di avere detto alla 56enne, imbarazzato oggi per averla pronunciata tempo fa parlando del ragazzo che conosce fin da bambino. “Sono rimasto di stucco – ha detto ancora – chissà cosa bolliva dentro di lui”.  Qui le parole dei vicini: https://bit.ly/3soGJte

I Carabinieri con la scientifica in Via dell Costituzione a Casalecchio