Il nuovo protocollo regionale per la riapertura delle scuole in Emilia-Romagna “ci lascia senza parole. Questo provvedimento ci sembra ai limiti della follia”. E’ una bocciatura senza appello quella che arriva da Erika Seta, coordinatrice regionale delle donne di Forza Italia e consigliera metropolitana a Bologna.

“Ci chiediamo quale sia il criterio in base al quale Ausl e Regione abbiano stabilito che in caso di alunno positivo- critica Seta- tutta la classe sia messa in quarantena per 14 giorni ma il tampone sia fatto solo a fine quarantena, lasciando tutto il tempo a eventuali positivi di contagiare fratelli, che diventerebbero portatori di Covid in altre classi o scuole, e ai genitori che potrebbero contagiare i colleghi” sul luogo di lavoro. Secondo l’azzurra, dunque, si tratta di un “pasticcio senza rivali che e’ destinato a essere un boomerang”.

Allo stesso modo, insiste Seta, e’ anche “delirante la posizione verso i docenti in attesa di esito di tampone: possono andare a scuola ma non in classe, col rischio di contagiare altri docenti o il personale Ata”. Per questo, afferma l’esponente FI, “chiediamo a gran voce che queste linee guida siano riviste subito.

I precedenti protocolli hanno gia’ prodotto situazioni difficili, con ritardi di 10 giorni nelle comunicazioni ai genitori di positivita’ in classe e questo ha prodotto gravi situazioni di salute a carico di genitori e nonni”. Dunque, se la Regione “vuole vincere la pandemia e vuole superare la Dad, che queste linee guida di fatto non aiutano a superare, torni subito sui suoi passi- ribadisce Seta- le scuole in questo modo sono solo luoghi insicuri e i presidi, su cui grava una responsabilita’ immensa, gli unici eroi di questa guerra”.